DIFFERENZA TRA COUNSELING E COACHING

l COUNSELING nasce, intorno agli anni sessanta, principalmente in seguito all’opera dello psicologo statunitense Carl Rogers, considerato uno dei principali fondatori della psicologia umanistica. L’approccio umanistico è radicato nella fiducia incondizionata nelle risorse di ogni essere umano e sostiene il ruolo autentico, empatico e non giudicante del terapeuta, il quale diventa un facilitatore del processo attraverso il quale ogni persona è in grado di ricontattare tali risorse. Da questo punto di vista, il ruolo del counselor è quello di facilitare il cliente ad esplorare e riconoscere i propri schemi di azione e stili di pensiero, aumentando il livello di autoconsapevolezza: in questo modo è possibile utilizzare le proprie risorse personali al meglio per gestire le difficoltà in modo più efficace e raggiungere quindi un maggior benessere. Si tratta quindi di una professione centrata-sul-cliente (come recita una delle opere principali di Carl Rogers) che, attraverso un percorso esperienziale di autoconoscenza, favorisce il processo di cambiamento, consapevolezza e crescita personale.

Scegliere di consultare un Counselor è, ancora oggi in Italia, un atto che appare quasi rivoluzionario, poiché si tratta di una figura non ancora così conosciuta.

Ecco quali sono i campi di intervento del Counseling:

  • difficoltà decisionali (in ambiti familiari, professionali, relazionali)
  • necessità di evoluzione interiore, personale
    difficoltà a relazionarsi con problemi quotidiani di ordine esistenziale (morte, malattia…)
  • difficoltà a relazionarsi col prossimo
  • crisi dovute a accadimenti esterni (relazioni, bocciature, perdita di lavoro, ricerca di nuovo lavoro)

Il rapporto tra Counselor e cliente è regolamentato da un Codice deontologico e da un contratto vero e proprio che tutela quest’ultimo anche dal punto di vista della riservatezza, delimitando inoltre con puntualità la relazione stessa nell’ambito di un rapporto professionale a tutti gli effetti, come dev’essere.

Il COACHING nasce intorno agli anni ’80 negli Stati Uniti e si sviluppa inizialmente in ambito sportivo, dedicandosi in prima istanza al miglioramento delle performance degli atleti ed al raggiungimento di risultati specifici. Il coaching è basato sul concetto di allenabilità della mente e della sua possibilità di plasmarsi sulla programmazione di nuove decisioni e nuove azioni, le quali generano nuove abitudini in direzione di un maggior benessere. Oggi il coach è una figura presente in molti campi, dallo sport all’ambito sociale, aziendale, finanziario e molti altri; in tutti questi campi mantiene la sua peculiarità: il miglioramento della prestazione e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Possiamo perciò affermare che il coaching inizia sempre da una chiara definizione dei propri obiettivi e si conclude con il raggiungimento di questi.

Ecco quali sono i campi di intervento del Coaching ottenendo  risultati che possono essere raggiunti in breve termine, sono:

  • Sviluppo delle competenze
  • Miglioramento delle performance lavorative
  • Sviluppo delle abilità comunicative
  • Sviluppo competenze manageriali
  • Elaborazione di piani di miglioramento aziendali e personali
  • Gestire processi di cambiamento nella cultura aziendale