Mentire. Che cos’e’ la menzogna.

Che cos’e’ la Menzogna?

È un atto comunicativo consapevole e deliberato di trasmettere una
conoscenza non vera a un altro, in modo che quest’ultimo assuma credenze
false sulla realtà dei fatti (Anolli)

Tre componenti:
1. la falsità del contenuto di quanto viene comunicato: far credere il falso
o non far credere il vero
2. la consapevolezza di tale falsità
3. l’intenzione di ingannare il destinatario
Il destinatario può avere la funzione di vittima (quando crede alla
menzogna) o di smascheratore (quando la scopre)

Che cos’e’ la Verita’?

Definizione maggiormente rilevante in relazione alla menzogna:
corrispondenza (o concordanza) con la realtà
– Posizione dell’oggettivismo forte: la verità è indiscutibile e inalterabile,
uguale per tutti e appartiene all’oggetto, non al
pensiero e al discorso
– Kant evidenzia l’impossibilità di conoscere la realtà in sé e introduce una
prospettiva semantica del concetto di verità: la conoscenza umana
termina a ciò che appare (fenomeno).
Una conoscenza diventa oggettiva se condivisa da tutti coloro che si
occupano di un dato fenomeno.

L’oggettività va allora intesa come intersoggettività, cioè come
indipendenza dal singolo soggetto; la realtà può essere conosciuta solo se si
adotta uno specifico punto di vista
– L’intersoggettività, non è semplice soggettività allargata, ma permette di
definire criteri di verità chiari e espliciti, ritenuti validi
da una data scienza
–  La verità assume la funzione di idea regolativa, è un farsi
ed è possibile approssimarsi sempre di più ad essa.

 

Qual è il vero contrario della menzogna?
– È, molto probabilmente, la sincerità: proprietà psicologica in base alla
quale il soggetto garantisce la corrispondenza piena fra ciò che dice e ciò che
pensa, che conosce e che sente
– La sincerità riguarda la veridicità: ciò che una persona ritiene rispondente al
vero.
La persona sincera può anche dire qualcosa di falso, ma si tratta di un
errore o di ignoranza
– Essere sinceri è alla base della fiducia che permette la costruzione e gestione
più robusta e stabile dei rapporti interpersonali e un migliore funzionamento
della società.

 

Quante menzogne diciamo?
Sono stati raccolti alcuni dati da studi naturalistici, che utilizzavano
il metodo del diario: i partecipanti vi scrivevano ogni giorno tutte le volte
che avevano mentito, a chi, in che modo, per quale ragione, quali emozioni
avevano provato, come aveva reagito l’interlocutore
È emerso che mentire è una situazione diffusa e quotidiana (rappresenta
il 61,5% delle interazioni quotidiane secondo gli studi di Turner).
Si tratta di menzogne:
– non gravi
– che richiedono poco impegno mentale
– che non implicano forte stress
– di cui il mentitore è consapevole
– nelle quali si pensa di avere successo

 

E nelle relazioni intime?
L’apertura affettiva, l’autenticità, la sincerità, l’affidabilità e la confidenza riducono di molto la frequenza
delle bugie di poco conto; è molto più facile essere smentiti. Diverso è il caso delle bugie
importanti
Nello specifico, nelle relazioni di coppia il dire le bugie rompe i patti di fiducia, di
confidenza e di apertura reciproca su cui esse si fondano.
Inoltre l’altro grado di conoscenza reciproca rende più difficile mentire
Nei rapporti genitori-figli, questi ultimi spesso mentono per evitare il controllo e le sanzioni
dei genitori e per ottenere da essi risorse e benefici
Nelle relazioni con un amante, le menzogne aumentano per creare un’immagine di sé
maggiormente positiva.